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SCUOLA OGGI: allargare lo sguardo per una resilienza creativa

Il Movimento di Cooperazione Educativa ha elaborato un documento con riflessioni e proposte su come affrontare l’emergenza scuole chiuse.

Noi siamo e siamo stati le famiglie del nord che hanno accolto nel dopoguerra i bambini del sud, gli educatori degli orfani dei partigiani nei Convitti scuola Rinascita, gli angeli del fango nella Firenze dell’alluvione, i volontari del terremoto del Friuli, quelli che accolgono i migranti a Lampedusa, i giovani che vanno per mille vie a svolgere cooperazione e volontariato dall’altra parte del mondo. 

Costruiamo reti di resilienza creativa per aiutare i territori, le famiglie, i minori a superare la crisi e per uscirne trovando i modi per dare nuovo impulso alle pratiche di convivenza, alle modalità di partecipazione e di esercizio della cittadinanza, disegnando così un nuovo modello di sviluppo democratico. 

Ci rimboccheremo le maniche anche questa volta. Facciamolo insieme.

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Sul blog senzascuola

Questo blog vuole essere uno spazio vivo, un contenitore di esperienze del Movimento di Cooperazione Educativa in questi giorni di emergenza lontani dalle scuole. È anche un luogo di riflessione e confronto sul tema della scuola da casa. Stiamo ricevendo tantissimo materiale da maestre e maestri di tutta Italia: suggerimenti di attività, testi antologici, scritti di bambine e bambini… Poco alla volta li pubblicheremo: le pagine di questo blog quindi si arricchiranno costantemente di nuovi contenuti. Vi invitiamo a visitarle frequentemente e a inviarci proposte e suggerimenti!

Buona estate!

Ringraziamo tutte e tutti i bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi insieme ai loro genitori e ai docenti  per averci inviato tanti testi e tanti disegni che abbiamo pubblicato sul blog  https://senzascuola.wordpress.com/   .

In questo modo ci siamo sentiti tutti un po’ meno soli in un periodo di isolamento e di chiusura in casa. Noi docenti , ma anche i genitori , abbiamo potuto leggere e capire le vostre paure , le preoccupazioni e anche la gioia, soprattutto all’inizio, per aver potuto passare diversi giorni in casa con papà e mamma. Ne è uscito un ampio spaccato di umanità e di spirito di iniziativa che voi bambini avete dimostrato di possedere ancora, contraddicendo quello che qualcuno dice dell’immaginario infantile e cioè che non siete  più capaci di giocare e di stare senza la tecnologia.

Rifletteremo meglio su questi aspetti, per il momento ci basta la consapevolezza che siamo riusciti a darvi una possibilità ulteriore per esprimervi liberamente e questo ci sembra importante.

La cosiddetta Didattica a Distanza spesso  non è servita per darvi la possibilità di riflettere  e condividere sentimenti, pensiamo così di avere fatto bene a creare questo spazio tutto per voi quale è stato il blog.

“Giorni senza scuola” proseguirà anche durante l’estate e continuerà a raccogliere quanto voi ci invierete.

Vi auguriamo  una serena estate insieme alla vostre famiglie e, per quanto possibile, insieme ai vostri amici. Nello stesso tempo a settembre speriamo di potervi  dare la notizia positiva più importante  e cioè che le scuole riprenderanno  in presenza con tutti gli insegnanti ed il personale ATA di cui avranno bisogno. Anche la mensa, con gli accorgimenti dovuti, speriamo riparta. Speriamo  che tutte le componenti della società si impegnino per costituire un Tavolo di coordinamento e Progettazione attorno al tema della centralità dell’Istruzione come bene fondamentale per la nostra Nazione. Occorrerà invertire il trand di spesa dell’Italia sull’Istruzione. Infatti l’Italia è il fanalino di coda di tutti  i Paesi Ocse su questo capitolo. Il nostro Paese destina all’Istruzione solo il 6,9% della spesa pubblica e siamo stabilmente all’ultimo posto. Per fare un esempio il Messico è al 16,4%, Gran Bretagna 12,2%, USA 11,4%. Ci fosse ancora Don Milani, ma sono sicuro che diversi vostri insegnanti non saranno da meno, su queste cifre vi farebbe lavorare a lungo e ricavereste delle lezioni di vita.

Avremo perciò  tutti la possibilità di toccare con mano se le dichiarazioni fatte, durante la fase acuta del covid19, saranno seguite dai fatti.

 Come dicevo, “Giorni senza scuola” proseguirà anche d’estate e continuerà a pubblicare quello che ci invierete. Non sono compiti perché pensiamo che ne abbiate avuti già anche troppi.

Sono suggerimenti,  alcune possibili piste di lavoro , tra le quali potrete scegliere quello che vi interessa:

  • Cara bambina e caro bambino il mondo ha bisogno di un nido bello, buono e soprattutto sicuro: ce lo vuoi disegnare?  Come  vorresti  il nido del mondo? Cosa non potrebbe mancare?”

Disegnate e se volete completate anche con lo scritto. 

  • Descrivete un semplice gioco inventato durante questa estate.

Si descrive il gioco con un testo e con un disegno o con un fumetto.

  • Cosa vorreste trovare al vostro rientro a scuola a settembre?
  • I miei desideri personali e per la collettività
  • Notizie Positive: L’ideale sarebbe svolgere questa attività in famiglia, discutere insieme delle scelte e poi inviarcele.
  • Scrivete il diario di un viaggio o di una parte di vacanza, raccogliendo biglietti di treni, aerei, traghetti, di musei o mostre, di parchi o giostre, cartoline o foto,  disegnando e scrivendo le cose interessanti.

Se avete bisogno di chiarimenti o non avete visto pubblicato il materiale inviato  scriveteci

          Roberto Lovattini  piacenza@mce-fimem.it    

          Carla Fedele maestrac5b@gmail.com     

BUONA ESTATE A TUTTE/I   e buona ripresa della scuola a settembre in presenza.

Trame, linguaggi e immagini per tessere comunità

di Marilena Muratori

In questo momento epocale quello che di cui abbiamo bisogno è trovare tutte le risorse per avvicinare di più le persone alla vita e a pensarsi come parte di una comunità. Il filo conduttore delle nostre proposte e dei materiali che condividiamo parte, dunque, da come scavallare le quattro mura domestiche e creare trame di comunità. 

In una situazione tra l’apocalittico e il surreale, per combattere il virus, per cercare una sorta di immunità, dobbiamo rinunciare ad esporci, a uscire e ad avere contatti; dobbiamo quindi limitare e rinunciare al nostro vivere in comunità. Dalla rinuncia al privilegio della communitas, che sostiene la vita umana, inizia lo spaesamento. C’è un legame forte tra comunità e immunità. Entrambe contengono la parola latina mūnŭs (obbligo, impegno, …), ma si differenziano per il prefisso: in un caso ci si mette insieme e nell’altro ci si priva, ci si esclude. Di fronte a questo paradosso, ovvero la ricerca dell’immunità della comunità, costruiamo il nostro presente educativo. 

E qual è dunque l’obiettivo educativo? come si declina il nostro intervento pedagogico nella non-aula, nel “SENZA SCUOLA”?

Con la didattica a distanza? Ma se un quarto degli studenti non ha la possibilità di partecipare a momenti di didattica a distanza con strumenti idonei (secondo i dati ISTAT)?

Cosa avremmo fatto se una cosa del genere fosse successa 10 anni fa, senza le piattaforme, gli Amazon e i WhatsApp?

Questa domanda provocatoria mi porta a riflettere su ciò che è profondamente necessario. 

In questa EMERGENZA GLOBALE, cosa è veramente importante trasmettere attraverso gli straordinari apparati tecnologici di cui disponiamo, chi più e chi meno?

Io penso al sentimento di collettività. Gli alunni e le alunne ci chiedono di parlare/parlarsi e di incontrarsi. Come dicevo all’inizio, questa situazione di tremenda emergenza SANITARIA ci ha costretto a rinunciare alla socialità. La scuola è uno spazio collettivo innanzitutto. Allora come? Cosa facciamo?

Io credo che un possibile orizzonte di senso a questo delirio e saturazione telematica sia trovare i modi creativi per portare le esperienze individuali realizzate grazie alla tecnologia in una trama collettiva. Proponiamo attività che possano essere inserite in un grande “tutto” che è la classe, il gruppo dei compagni e delle compagne, insieme alle maestre… che ci faccia sentire unite e uniti, insieme nella distanza, appartenenti a quella piccola comunità che incontriamo a scuola.

Marilena Muratori

La didattica a distanza nello 0-6

La sospensione dei servizi educativi e formativi per i bambini da zero a sei anni causata dal Covid 19 ha determinato una situazione grave e difficile, per i bambini e le bambine, le famiglie, maestri e maestre, educatori e educatrici.

La chiusura inaspettata e improvvisa dei nidi e delle scuole ha creato un senso d’instabilità, d’insicurezza, un cambiamento del ciclo della giornata, della settimana e dell’anno.

Clicca qui per leggere l’articolo

Alcuni consigli per stare meglio a casa!

Ascoltiamo i suggerimenti di Francesco Tonucci su come passare il tempo a casa con i bambini e le bambine e rafforzare l’alleanza educativa tra scuola e famiglie.

Alcuni consigli per stare meglio a casa IL VIDEO

L’educazione ha come scopo favorire lo sviluppo della personalità del bambino, delle sue facoltà e attitudini in tutta la loro potenzialità…

Convenzione dei diritti dei bambini – Art.29

Vi invitiamo a visitare il sito La città dei bambini per ulteriori video e informazioni sul progetto.

Diritti a distanza

Che ruolo hanno i Diritti dei bambini e delle bambine in questo periodo di isolamento, di individualismo forzato e di esasperazione delle distanze fisiche e sociali?

Il preside dell’Istituto Comprensivo Berna di Mestre ha voluto condividere con noi un video pubblicato sulla home page del proprio sito. Un dono da parte della scuola alle bambine e ai bambini in questo momento distanti, una restituzione di un progetto svolto con le classi.

Il video è disponibile al seguente link AI BAMBINI DEL BERNA