Il capitan Manolo

IL CAPITAN MANOLO

C’era una volta un bambino chiamato Manolo che amava molto l’avventura. 

Un giorno decise che voleva partire per esplorare il mondo. prese il suo zaino, ci mise dentro il suo giocattolo preferito, dei panini, una bottiglia d’acqua e si mise in cammino. 

Passarono alcuni giorni e il nostro amico arrivò a un paese pieno di triangoli giganteschi. Qualcuno di voi sa come si chiama questo paese? Certo, è l’Egitto. Che bello l’Egitto! Che belle le piramidi! Però, che caldo fa!

Manolo decise di comprarsi un cappello. 

Ecco – disse fra sé – ho bisogno di un cappello per sopportare un poco il caldo.

Si recò in un negozio di cappelli lì vicino e, dopo aver salutato educatamente il cappellaio, gli chiese di vendergli uno dei suoi cappelli. 

Il nostro amico pagò l’acquisto e uscì in strada. Però si rese conto subito che il cappello gli era troppo grande, per cui ritornò nel negozio e chiese che glielo cambiassero. Il cappellaio entrò nel magazzino e portò a Manolo un cappello più piccolo. Questo sì gli andava bene: era perfetto. 

Manolo continuò a visitare quelle meravigliose piramidi, però…che caldo faceva! Aveva talmente caldo che decise di avvicinarsi a un fiume lì vicino. Era niente di meno che il Nilo. Arrivato al fiume il nostro amico avventuroso affittò una barca e iniziò a scendere lungo il fiume per un po’. Come si stava bene, che freschezza con l’acqua che lo spruzzava! Era proprio contento. 

Però improvvisamente si scatenò un terribile temporale. Cominciò a piovere a tuonava. I fulmini si succedevano gli uni agli altri. Manolo era molto spaventato. la barca si spostava violentemente da un lato all’altro del fiume. In breve la prua urtò contro uno scoglio e si spezzò. 

L’acqua cominciò a entrare nella barca. Manolo non sapeva che fare e piangeva spaventato. Però non era ancora successo il peggio. La barca, spinta dal vento, urtò contro un altro scoglio e si ruppe la poppa. Manolo disperato si arrampicò sull’albero della barca. 

Lì pensava di essere al sicuro, ma un fulmine cadde sull’albero rompendolo a metà. La barca del nostro amico affondò. 

I genitori di Manolo cominciarono a preoccuparsi. Il loro figlio non dava segnali di vita. Non rispondeva al cellulare, non scriveva mail, né cartoline… 

Temendo il peggio, si diressero all’aeroporto e si imbarcarono su un volo per l’Egitto, sapendo che era il paese preferito da Manolo. Quando furono arrivati chiesero di qua e di là e finalmente scoprirono che era stato nel negozio di cappelli. Proseguirono le ricerche e vennero a sapere che aveva anche noleggiato una barca. Andarono velocemente a parlare con il noleggiatore. Egli rispose che effettivamente Manolo aveva noleggiato la barca, ma erano trascorsi due giorni e non era ancora rientrato. 

Allora, i genitori di Manolo si procurarono due tute da sommozzatori e si immersero nelle acque del Nilo. E sapete cosa trovarono per prima cosa?…Eccola, la canottiera di Manolito. 

E cosa sarà successo a Manolito? Continuarono a cercare e lo trovarono appollaiato su un albero di cocco su un’isoletta. Tutti insieme tornarono a casa. 

Manolito promise ai suoi genitori di non partire di nuovo da solo prima di diventare maggiorenne. 

C’era una volta un bambino chiamato Manolo che amava molto l’avventura. 

Un giorno decise che voleva partire per esplorare il mondo. prese il suo zaino, ci mise dentro il suo giocattolo preferito, dei panini, una bottiglia d’acqua e si mise in cammino. 

Passarono alcuni giorni e il nostro amico arrivò a un paese pieno di triangoli giganteschi. Qualcuno di voi sa come si chiama questo paese? Certo, è l’Egitto. Che bello l’Egitto! Che belle le piramidi! Però, che caldo fa!

Manolo decise di comprarsi un cappello. 

Ecco – disse fra sé – ho bisogno di un cappello per sopportare un poco il caldo.

Si recò in un negozio di cappelli lì vicino e, dopo aver salutato educatamente il cappellaio, gli chiese di vendergli uno dei suoi cappelli. 

Il nostro amico pagò l’acquisto e uscì in strada. Però si rese conto subito che il cappello gli era troppo grande, per cui ritornò nel negozio e chiese che glielo cambiassero. Il cappellaio entrò nel magazzino e portò a Manolo un cappello più piccolo. Questo sì gli andava bene: era perfetto. 

Manolo continuò a visitare quelle meravigliose piramidi, però…che caldo faceva! Aveva talmente caldo che decise di avvicinarsi a un fiume lì vicino. Era niente di meno che il Nilo. Arrivato al fiume il nostro amico avventuroso affittò una barca e iniziò a scendere lungo il fiume per un po’. Come si stava bene, che freschezza con l’acqua che lo spruzzava! Era proprio contento. 

Però improvvisamente si scatenò un terribile temporale. Cominciò a piovere a tuonava. I fulmini si succedevano gli uni agli altri. Manolo era molto spaventato. la barca si spostava violentemente da un lato all’altro del fiume. In breve la prua urtò contro uno scoglio e si spezzò. 

L’acqua cominciò a entrare nella barca. Manolo non sapeva che fare e piangeva spaventato. Però non era ancora successo il peggio. La barca, spinta dal vento, urtò contro un altro scoglio e si ruppe la poppa. Manolo disperato si arrampicò sull’albero della barca. 

Lì pensava di essere al sicuro, ma un fulmine cadde sull’albero rompendolo a metà. La barca del nostro amico affondò. 

I genitori di Manolo cominciarono a preoccuparsi. Il loro figlio non dava segnali di vita. Non rispondeva al cellulare, non scriveva mail, né cartoline… 

Temendo il peggio, si diressero all’aeroporto e si imbarcarono su un volo per l’Egitto, sapendo che era il paese preferito da Manolo. Quando furono arrivati chiesero di qua e di là e finalmente scoprirono che era stato nel negozio di cappelli. Proseguirono le ricerche e vennero a sapere che aveva anche noleggiato una barca. Andarono velocemente a parlare con il noleggiatore. Egli rispose che effettivamente Manolo aveva noleggiato la barca, ma erano trascorsi due giorni e non era ancora rientrato. 

Allora, i genitori di Manolo si procurarono due tute da sommozzatori e si immersero nelle acque del Nilo. E sapete cosa trovarono per prima cosa?…Eccola, la canottiera di Manolito. 

E cosa sarà successo a Manolito? Continuarono a cercare e lo trovarono appollaiato su un albero di cocco su un’isoletta. Tutti insieme tornarono a casa. 

Manolito promise ai suoi genitori di non partire di nuovo da solo prima di diventare maggiorenne. 

E colorin colorato… il racconto è terminato! (tipica conclusione spagnola delle favole

Una versione di Manolo raccontata da Giancarlo Cavinato